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Festival
delle mani bianche

14-17 marzo 2024
Fasano

 

Il “Festival delle mani bianche - Artisti contro le mafie” nasce da un’idea di Giovanni Gentile e di Barbara Grilli, soci fondatori della compagnia teatrale Collettivo Teatro Prisma, conosciuta a Fasano per lo spettacolo sulla piccola Palmina Martinelli. Il Festival si sta preparando per il 2024, anno in cui raggiungerà la sua terza edizione.

Le prime due edizioni si sono svolte a Monopoli. Nel 2024, invece, vede il sostegno del Comune di Fasano che metterà a disposizione del Festival i luoghi storici del territorio: il Teatro Sociale, la Sala Consiliare del Municipio, la nuova biblioteca polifunzionale che si inaugurerà a dicembre.

L’idea è quella di un Festival che si svolga nell’arco di 4 giorni consecutivi, dal 14 al 17 marzo, rendendo partecipi questa varie location. Location che saranno palcoscenici di spettacoli teatrali, cortometraggi, dibattiti, presentazioni di libri, mostre permanenti.

Si coinvolgeranno anche i ragazzi delle scuole che potranno interagire e confrontarsi con magistrati antimafia e giornalisti.

La mafia è un fenomeno antico, complesso e mutevole nel tempo, la cui esistenza per lunghi periodi è stata negata.

 

È un fenomeno che cerca di rendersi invisibile ma al tempo stesso ha la necessità di essere percepito dalla società come presente e condizionante.

La parola ma a cela uno stato d’animo, una loso a della vita, una concezione della società, un codice morale, dati che costituiscono un modo di essere e di pensare che appartengono non solo agli uomini di una determinata organizzazione criminale ma che attraversa l’intera cultura locale.

I dati recenti confermano un trend iniziato all’incirca trent’anni fa. Le organizzazioni criminali hanno abbandonato la strategia stragista, il muro contro muro con lo Stato, avviandosi verso una convivenza tollerata con la società civile e con le istituzioni, così da favorirne l’ingresso di suoi esponenti in posti di rilievo dell’apparato burocratico statale, nel tessuto industriale e commerciale e nella macchina politica locale.

Obiettivi del progetto

 

Obiettivo generale: in virtù di quanto detto prima, il progetto “Festival delle mani bianche” si articola in due aree, tra loro strettamente connesse:

 

1. La cooperazione nella creazione di un tavolo permanente tra le parti sane della società civile locale e dell’amministrazione pubblica per costruire un rapporto e un dialogo permanente su:

  • Problema della criminalità organizzata sul territorio;

  • Lotta all’omertà e al silenzio;

  • Vigilanza attiva sulle attività delle amministrazioni locali;

  • Creazioni di input per il risveglio di uno spirito critico e di una partecipazione costante dei giovani e degli adulti alla vita sociale e politica del proprio territorio.

 

2. Veicolare, attraverso attività artistiche, culturali e ludiche la cultura dell’antima a, della giustizia sociale e dei diritti civili. Per riprendere le parole del Giudice Borsellino: “creare un movimento culturale che possa coinvolgere tutti, soprattutto i giovani, e che a tutti possa abituare a sentire il fresco profumo della libertà, in opposizione costante e totale a ogni puzzo di compromesso morale, di indifferenza, di contiguità e quindi anche di complicità”. Un movimento culturale che, come diceva lui, deve ri utare di trarre dal sistema i bene ci che possiamo trarne, anche gli aiuti, i posti di lavoro, le raccomandazioni.

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